L’orzo (Hordeum vulgare) è uno dei cereali maggiormente consumati dalla popolazione mondiale, e forse anche uno dei più antichi utilizzati dall’uomo.

Nel Vangelo, a proposito del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci si parla proprio di pane d’orzo.

E’ una pianta che cresce anche i condizioni di siccità e quindi per queste proprietà è coltivata in gran parte dell’Africa e dell’Asia. L’orzo è sicuramente meno esigente del frumento in termini di fertilità, oltre ad essere assai più competitivo verso le malattie: a tal proposito, anche la coltivazione biologica dell’orzo non desta particolari difficoltà.

Anche l’orzo come il frumento contiene glutine, perciò è anch’esso bandito dall’alimentazione del celiaco.

L’orzo ha molte proprietà benefiche: già Ippocrate, nei suoi Scritti, elogiava l’orzo per le proprietà medicamentose: “il decotto d’orzo fu prescelto tra le vivande cereali in questi morbi acuti […]. Dissetante e di facile escrezione, non comporta astringenza né brutta agitazione, né gonfia il ventre.”

Ovviamente contiene carboidrati ma anche una discreta quantità di fibre, soprattutto nella sua forma integrale; contiene altresì sali minerali come fosforopotassio , magnesio , ferro, calcio, silicio e zinco.

Oltre ai sali minerali, l’orzo contiene una discreta quantità di vitamine, in particolare vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) e del gruppo B (B1B2B3); inoltre contiene proteine ed amidi.

Il betaglucano contenuto nell’orzo è una sostanza utile a rallentare l’assorbimento dei carboidrati degli altri alimenti e quindi l’orzo, soprattutto nella sua forma integrale, ha un basso indice glicemico.

Le proprietà benefiche dell’orzo sono in gran parte dovute anche alla presenza delle mucillagini.

In caso di cistiti e coliti, l’orzo agisce come antinfiammatorio ed emolliente, in grado di alleviare il fastidio e rilassare le pareti intestinali.
Per la presenza di fibre, l’orzo si rivela un ottimo regolatore della funzionalità intestinale, particolarmente indicato in caso di stipsi ed intestino pigro (proprietà lassative-stimolanti).
Il decotto d’orzo, utilizzato per gargarismi, è utile in caso di infiammazione della cavità orale. L’estratto d’orzo viene sfruttato anche per preparare caramelle contro il mal di gola: non a caso, una delle proprietà più importanti di questo cereale è proprio quella di alleviare le infiammazioni del cavo orale.
Indicato per favorire la digestione nei bambini, negli anziani e nei soggetti che soffrono di dispepsia; in modo analogo, il decotto d’orzo è indicato per gli stati di convalescenza e debolezza fisica.

In passato era molto usato come alimento negli ospedali.

Per la sua ricchezza in minerali, in particolare del fosforo, come abbiamo visto, l’orzo svolge una discreta azione mineralizzante sulle ossa, mentre il silicio esercita una blanda attività sedativa.

Anticamente, il decotto d’oro veniva consigliato anche per impacchi decongestionanti (applicazione topica) contro irritazione della pelle e degli occhi.
Consigliata la somministrazione di orzo anche per le donne che allattano al seno, per le sue capacità galattogene, utili, cioè, per favorire la produzione di latte.
Recentemente, è stato osservato che alcune sostanze isolate dall’orzo (tra cui il tocotrienolo) sono in grado di inibire la sintesi di colesterolo LDL da parte del fegato, esercitando perciò proprietà ipocolesterolemizzanti.
Per chi ama il caffè ma lo deve evitare a causa del suo effetto eccitante, è consigliato il cosiddetto “caffè” d’orzo, privo di caffeina.

Ultimi studi confermano un’attività cardiotonica oltre che antinfiammatoria ed il suo uso è consigliato per la prevenzione di malattie cardiovascolari.

Troviamo l’orzo in quattro forme diverse: l’integrale, il decorticato, il perlato ed il germinato.

Il primo è il migliore per le sue proprietà nutritive, ma richiede una cottura più lunga.

Il decorticato mantiene abbastanza le proprietà nutritive ed è di cottura più veloce, mentre il perlato è una forma raffinate e quindi meno consigliata.

Il germinato viene usato per la preparazione di bevande come birra e whisky.

E’ molto indicato il suo uso quindi, in alternativa al frumento, soprattutto a chi soffre di intolleranze alimentari.

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