Una ricerca condotta presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, ha analizzato il potere degli alimenti di influenzare il nostro stato psicologico, spiegando come ci mettono di buon umore.

Come è possibile questo?

Non è solo questione psicologica, ma è dovuto ai meccanismi dell’infiammazione. La serotonina, ormone neurotrasmettitore associato al buonumore, è prodotta nell’intestino.

Sistema nervoso, sistema immunitario ed endocrino, si influenzano, alterando il nostro umore. Ridurre l’infiammazione  è la cosa più importante da fare per salvaguardare la nostra salute mentale e fisica e quindi aumentare anche il nostro benessere. Il metodo per ridurla  è assumere antiossidanti e fibre vegetali, che nutrono ed equilibrano il microbiota intestinale (che è l’insieme dei batteri che vivono nel nostro intestino).

Il microbiota comunica  con il cervello e migliora il buonumore. Ci sono 13 alimenti, tra cui verdure, cereali integrali, legumi e cibi fermentati, capaci di influenzare la felicità.

Le fibre, soprattutto quelle solubili, sono anch’esse molto importanti.

Quando queste giungono nell’intestino crasso , grazie alle sostanze prebiotiche che contengono, alimentano la crescita dei bifidobatteri, lattobacilli e di tutti i batteri che favoriscono lo stato di salute del nostro intestino. Sono il loro cibo preferito.  L’inulina, la fibra solubile prebiotica per eccellenza, è presente in carciofi, cicoria, barbabietole, lenticchie e fagioli.

Anche i cibi fermentati come kefir, crauti, zucchine, cetrioli, carote, finocchi, broccoli, cavolfiori e zenzero, abbondano di lattobacilli, che arrivano all’intestino e aiutano a rinforzare il microbiota. Inoltre, le verdure fermentate sono ricche di vitamine B e polifenoli che combattono l’infiammazione, lo stress ossidativo, aiutano a regolare la glicemia, favorendo il benessere di tutto l’organismo.