Durante questa stagione estiva abbiamo avuto ed abbiamo ancora giornate molto calde e afose. In questo periodo molte persone sentono il bisogno di consumare molta frutta, per rinfrescare il palato e contrastare così la calura estiva. È un atteggiamento salutare per il nostro organismo?

Sì, ma solo entro determinati limiti.

 La frutta fa bene perché contiene vitamine, sali minerali, sostanze antiossidanti e fibra, ma non è il caso di abusarne. La frutta infatti contiene degli zuccheri semplici, che, come tali, sono assimilati velocemente dal nostro organismo. Se abbiamo piacere a curare la nostra alimentazione e a mantenerla equilibrata, non dobbiamo  assumere più del 50% delle calorie giornaliere con provenienza da carboidrati, cioè da zuccheri, siano essi semplici o complessi.

 Quindi, anche se il caldo ci fa preferire cibi freschi e dissetanti e la stagione ci dona una bella varietà di frutti dolci e gustosi, non esageriamo con il quantitativo di frutta consumata.

 Qual è la quantità consigliata e quando è preferibile consumarla nell’arco della giornata?

 In linea di massima un giusto apporto di frutta è costituito da tre frutti medio grandi al giorno o l’equivalente di frutti più piccoli, da consumarsi preferibilmente due agli spuntini e uno a cena. È meglio evitare il frutto a pranzo, soprattutto se si è mangiato un primo piatto per non sommare troppi carboidrati in questo pasto. Questo è ancora più raccomandato se si ha tendenza ereditaria o se si soffre di diabete.

 Poi, per ritornare a parlare delle diete famose come la dieta Zona o la dieta Dukan , queste si basano proprio sulla rigida riduzione dei carboidrati per il raggiungimento del dimagrimento desiderato. Quindi, anche se noi optiamo per un regime con un contenuto medio di carboidrati non dobbiamo superare la soglia del 50%.

 Troppi zuccheri inoltre provocano fermentazione intestinale con conseguente gonfiore.

 Inoltre non dimentichiamo che un consumo frequente di cibi dolci quali anche la frutta favorisce l’insorgenza della carie dentaria.

 Quindi, perché non imparare a sgranocchiare ortaggi che rinfrescano e saziano senza apportare zuccheri?