Molti hanno iniziato a fare il pane in casa perché si rendono conto che facendo così mangiano più sano.

Ci sono diversi modi di fare il pane, o con lievito di birra, o con la pasta madre, oppure all’indiana, con lievito e yogurt.

Si può anche usare il lievito chimico, o cremor tartaro, o non usare lievito come nel caso del pane azzimo. Il lievito di birra solitamente è venduto sotto forma di panetto da tenere in frigo o nella sua variante secca ed è sostituito da un fungo, Saccharomyces cerevisiae. Di facile impiego, ha tempi di lievitazione veloci.

La pasta madre è quella più comunemente usata in passato per fare il pane in casa. È costituita da batteri e lieviti che sono capaci di attivare una lievitazione naturale. È costituita da diverse specie di Saccharomyces e da diversi ceppi di batteri tra cui Lactobacillus acidophilus e Lactobacillus casei che sono presenti anche in alcuni tipi di yogurt. I microrganismi contenuti nella pasta madre predigeriscono gli zuccheri della farina, e rendono più disponibili alla digestione diverse vitamine del gruppo B e sali minerali come il ferro, lo zinco e il magnesio.

Durante il processo di lievitazione naturale questa massa di biodiversità formata da batteri e funghi si moltiplica e arricchisce il pane di probiotici che hanno effetti benefici sulla flora intestinale e sulle difese immunitarie. Diminuisce inoltre il contenuto di acido fitico, una sostanza naturalmente contenuta nella farina che ostacola l’assorbimento di minerali. Diminuisce anche l’indice glicemico, soprattutto se si usano farine integrali e migliora la digeribilità, per cui il pane a lievitazione naturale dà meno gonfiore a livello intestinale. Migliora anche la conservazione: infatti il pane a lievitazione naturale si mantiene fresco a lungo e non ammuffisce.

Ci sono diversi modi di preparare la pasta madre, che può essere preparata con farina e acqua e lasciata riposare a temperatura ambiente. I microrganismi presenti la faranno gonfiare; dopo tre giorni di rinfreschi quotidiani che prevedono aggiunta di acqua e farina la pasta madre è pronta. Dopo, quando si prepara il pane, si tiene sempre un po’ di pasta madre da parte e si mette in frigo.
La pasta madre può essere solida o fluida: nel primo caso va rinfrescata ogni settimana, nel secondo caso anche ogni due se il pane viene preparato meno frequentemente.

Il pane indiano invece rappresenta una via di mezzo tra le precedenti: viene preparato con lievito di birra e yogurt naturale, così da contenere microrganismi che in qualche modo si avvicinano a quelli della pasta madre. Di solito si preparano delle focacce che possono essere cotte anche nella padella antiaderente oppure su un piano di terracotta. L’altra alternativa, che non prevede l’uso di microrganismi è quella del lievito chimico. Ed infine, il pane azzimo è preparato senza uso di lievito.